domenica 7 dicembre 2014

Eccoci pronte per i regali di Natale!
Regalare un oggetto fatto a mano è un gesto nobile, perchè non è il valore economico a definirne la preziosità, bensì l'amore impiegato per realizzarlo.
 

Sfoglia il nostro cataloghino, se ti colpisce qualcosa contattaci!
Catalogo Buddleja 2014/2015

lunedì 10 novembre 2014

La Festa di S. Martino





L'11 novembre a Venezia si festeggia S. Martino. Una festa popolare dove si usava mangiare castagne e vino nuovo cantando sotto le finestre delle case e dove si sperava che dalle case buttassero altre castagne.

Di questa antica festa rimane l'usanza di sbattere tra di loro oggetti che fanno rumore tipo pentole e coperchi e domandare qualche spicciolo ai negozianti o ai passanti, soprattutto veneziani. Viene cantata, per l'occasione, una filastrocca:

San Martin xe 'ndà in sofita
a trovar ea nonna Rita
nona Rita no ghe gera
San Martin col cùeo par tera
E col nostro sachetìn
cari signori xe San Martin


Per i bambini si preparano un cavallo e spada di cartone, un mantello e... pentole, con cui potranno farsi un copricapo tipo elmo e con i coperchi dei rumorosi scudi :)

Il dolce tipico di questa festa è "Il San Martino", è un dolce molto semplice fatto con pasta frolla a forma di cavallo con cavaliere e spada, ricoperto a scelta con cioccolato, glassa, caramelle, confettini, cioccolatini.... Lo si può preparare in casa facilmente, oppure lo si può comprare nelle pasticcerie e forni veneziani.


La Leggenda:
Era un rigido giorno invernale del 335 quando il soldato romano Martino, in sella al suo cavallo, incontrò sulla sua strada un mendicante coperto di pochi stracci, barcollante e infreddolito. Vedendolo sofferente, Martino decide di aiutarlo ma, non avendo con sé né denaro né una coperta da offrirgli, tagliò in due il suo mantello donandone una parte al malcapitato. La notte seguente vide in sogno Gesù che rivestito della metà del suo mantello lo ringraziava per quel gesto di compassione. Quando l’indomani Martino si risvegliò il suo mantello era integro.
L’episodio ebbe un tale impatto su Martino che presto si convertì al cristianesimo iniziando un percorso che lo portò prima a diventare monaco e poi (dopo una lunga serie di opere di carità e di propagazione della fede) a coprire il ruolo di vescovo di Tours nel 371.

lunedì 3 novembre 2014

La leggenda delle Farfalle




Sulle rive del fiume Orinoco, molto tempo fa vivevano sette bellissime farfalle ballerine, che ballavano e ballavano sui petali dei gigli e dei papaveri della prateria.Ognuna di esse aveva il suo colore: arancione, azzurro, rosso, verde, giallo, violetto ed  indaco. Alla sera rimanevano appese ad un fiore o ad una foglia e si consegnavano al  sonno.
Un giorno in cui le sette bellissime farfalle ballavano e ballavano, la gialla si ferì un’ala saltando verso un ramo e cominciò ad agonizzare.Le sue amiche si fecero attorno e vedendo che stava per morire si domandarono cosa potevano fare per rimanere vicine alla loro amica. All’improviso si udì una voce che disse loro: “Siete disposte a fare ogni sacrificio per non lasciar sola la vostra amica?” “Sì”, risposero tutte.
Il cielo divenne subito scuro. Un fulmine traversò il cuore della prateria. La prateria sussultò lanciando un grido che si perse nell’immensità dell’universo. Un’ora dopo il sole tornò a brillare e nel cielo apparve l’arcobaleno con i suoi sette colori.
Questi colori non erano altro che lo spirito delle sette bellissime farfalle.

Fonte: Blucobalto

martedì 14 ottobre 2014

Il Ranocchio sordo


< Si narra che ci fu una gara di ranocchi.
L’obiettivo era arrivare in cima a una grande torre. Si radunò molta gente per vederli e fare il tifo per loro. Cominciò la gara.
In realtà la gente, probabilmente, non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo: “che pena!!!… non ce la faranno mai!!! “.
I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima.. e la gente continuava “… che pena!!! … non ce la faranno mai!! ..” e i ranocchi cominciarono a darsi per vinti, tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere.
Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, giunse alla fine della cima. Gli altri, ranocchi, volevano sapere come avesse fatto e quando si avvicinarono per chiedergli come fosse riuscito a concludere la prova, scoprirono che era sordo!!! >

Non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative.… Derubano le migliori speranze del tuo cuore!!!
Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi, per cui, preoccupati di essere sempre positivo!!!

Per farla breve: sii sempre sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni!!!

p.s. Questo bellissimo ranocchio "sordo" è stato creato dalle abili mani di Marilena.

domenica 12 ottobre 2014

Come pulire la pelle impura con un metodo naturale e molto gradevole


Abbiamo problemi di pelle grassa, arrossata, o ci danno fastidio quei brufoletti che ci fanno apparire come "ragazzine attempate" con l'acne giovanile?
Ok, anche se la situazione non è così pesante, possiamo pensare di intervenire con un metodo naturale, l'uso dell'Acqua aromatica di Fiori di Arancio Amaro tutti i giorni.
Come? Semplicemente usandola come tonico, imbevendo un dischetto di cotone e passandolo delicatamente sulla pelle del viso. In un paio di giorni la pelle apparirà rigenerata, più luminosa e senza antipatici brufoletti :)


L'acqua di Fiori di Arancio Amaro, altrimenti detta in lingua locale ligure "Aiga de Sitrun" è un'acqua aromatica preziosa e dai mille utilizzi.
Noi conosciamo bene quella prodotta dal nostro amico Pietro, titolare della Vecchia Distilleria di Vallebona in provincia di Imola. Questa zona raccolta in una splendida vallata baciata dal sole e dal mare è il nido di un meraviglioso prodotto, utilizzato non solo nella cosmesi ma anche in ambito culinario, e per questo ha ottenuto il presidio Slow Food.

Questo è un bellissimo video sull'azienda: http://vimeo.com/102051756

La raccolta dei fiori d'arancio viene svolta in più passaggi, seguendo i ritmi della fioritura. I delicati fiorellini vengono raccolti a mano, selezionando solo quelli aperti e facendoli cadere su tele di juta. Il profumo è inebriante e le dita vi si impregnano. Finita la raccolta, le jute vengono svuotate su di un altro telo in cui i fiori vengono ripuliti a mano dalle impurità come foglie, rametti e insetti.
Inseriti nell'alambicco avviene la distillazione che dura alcune ore, si ottengono così due prodotti: l'olio essenziale di Neroli e l'Acqua aromatica.


Sfoglia l'album della raccolta: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.691011157621918.1073741832.511981922191510&type=1&l=28b283eeb0

Quando usiamo un prodotto completamente naturale, la pelle ci ringrazia ;)



mercoledì 8 ottobre 2014

Butterfly - icona di Women for Expo

Il nostro simbolo è la farfalla, riconosciamo il valore di questa icona per motivi che ci appartengono.
 



Proprio una farfalla è l'icona che ha vinto il concorso per rappresentare "Women for Expo", un progetto di Expo 2015 dove le donne verranno invitate a esprimersi su nutrimento del corpo e nutrimento della libertà e dell’intelligenza, con la convinzione che la sostenibilità del Pianeta passa attraverso una nuova alleanza tra cibo e cultura e che le artefici di questo nuovo sguardo e nuovo patto per il futuro debbano essere le donne.
"Butterfly" diventa una spillina indossabile da tutti. Dispone di un kit stampabile su materiali diversi: per realizzarla basta piegare in due un foglio rettangolare lungo la diagonale, può essere di metallo, carta o stoffa. 

http://uniconaperwe.elledecor.it/ 
http://www.expo2015.org/it/progetti/we-women-for-expo


martedì 7 ottobre 2014

Sembrano ciambelline dolci, invece...




Questo delizioso sapone è fatto con olio d'oliva, olio di cocco, vinaccioli, cera d'api e cacao. Nutre la pelle idratandola e rendendola morbida, è perfetto per chi ama prendersi dei momenti per coccolare corpo e spirito.
La cosa particolare è proprio la profumazione di cioccolato, che lo rende gradevole e “gustoso”, viene quasi voglia di mangiarlo...
Il cacao è considerato da sempre il cibo degli dei per eccellenza, trovando largo impiego anche nel campo della bellezza (per esempio: maschere per il viso o impacchi per capelli). Del cacao si sfruttano le proprietà antiossidanti e la ricchezza di sali minerali, vitamine, polifenoli e flavonoidi adatti per trattamenti corpo idratanti ed emollienti.
Che dire, è da provare no?

sabato 4 ottobre 2014

"Piccoli saponi crescono"

Chi l'ha detto che il sapone deve avere la forma tradizionale della "saponetta"?


Ok, la immaginiamo tutti come un solido con angoli stondati, ma... saponetta è semplicemente ciò che intendiamo per "pezzo di sapone finito", non troveresti simpatico lavarti le mani con una coccinella portafortuna, o una ciambellina di cacao?


Oltre alla forma, che rende l'aspetto grazioso, prestiamo attenzione alla composizione, utilizzando come nostro ingrediente base l'olio d'oliva, un olio di uso comune ma con innumerevoli benefici. Questo lo sapevano gli antichi nella lunga tradizione mediterranea e lo sapevano le nostre nonne...
(fidarsi sempre delle nonne).
L'olio d'oliva esercita un effetto idratante, antibatterico e antiossidante.
Usare un sapone naturale evita alla nostra pelle lo stress di agenti aggressivi chimici contenuti nei saponi industriali, lasciandoci una sensazione gradevole di pulito e benessere.

Saponette insetto: a base di olio d'oliva, cera d'api e fiori di lavanda.

 Saponette ciambellina: a base di olio d'oliva, cera d'api e cacao 
(Heiii non si mangiano eh!!!) 



giovedì 2 ottobre 2014

Coscienza naturale

 Madre Natura da sempre ci dona tutto ciò di cui abbiamo bisogno per stare bene e vivere in modo armonioso. Grazie alle erbe si possono ottenere utili prodotti per la nostra cura. Bisogna solo imparare ad amare la nostra Terra e rispettarla, lei ci ricambierà sempre...

Seguici anche qui: Coscienza naturale











mercoledì 1 ottobre 2014

Il magico mondo di Mary

Il magico mondo di Mary è uno spazio dedicato alle creazioni di Marilena, oggetti confezionati abilmente a mano con particolare cura per i dettagli.
Nella nostra pagina Facebook Buddleja LAB troverete l'album Il magico mondo di Mary







Partiamo dal principio, perchè Buddleja?

Detto anche "L'Albero delle Farfalle", la Buddleja è una pianta in grado di attirare molte farfalle grazie al suo profumo.
Quale migliore metafora per definire il nostro spazio creativo?
Le farfalle nascono da un qualcosa che non ha forma per poi trasformarsi in esseri splendidi e liberi, e così sono le idee, capaci di nascere nella nostra mente per poi prendere vita attraverso le nostre mani e diventare qualcosa di unico.


http://ilmondoinungiardino.blogspot.it/2012/06/un-albero-per-le-farfallee-non-solo.html